Ciclostoriche, come e perché?

Ciclisti storici

Leggendo in giro di queste rivisitazioni storiche, ci è venuta la curiosità di avere qualche informazione in più, certo direte voi, ma  esistono il web e google che possono aiutarci. Avendo però sottomano due nostri iscritti che normalmente le frequentano, abbiamo pensato di fare qualche domanda ad uno di loro Marco Gardella, ciclista d’annata, che si è sottoposto quasi volontariamente al terzo grado, ecco quanto ci ha detto: 

Ciao Marco, grazie della disponibilità innanzi tutto, forse non tutti sanno che oltre che a pedalare normalmente sulle strade, ti dedichi insieme a Marco Oneto a partecipare alle Gran Fondo Eroiche, come è nata questa passione?
Per la verità chi partecipa con più regolarità ai raduni delle ciclostoriche è Oneto che già da un paio d’anni frequenta alcune delle manidfestazioni che fanno parte dello specifico Giro d’Italia d’epoca (GIDE) o della Coppa Toscana. Al momento io ho partecipato esclusivamente ad un paio di raduni della “Superba Vintage”, manifestazione che viene organizzata da una associazione di Nervi (GE) e all’EROICA di Gaiole in Chianti.

Che tipo di bicicletta è necessario utilizzare per essere in regola con i regolamenti?
Le biciclette devono essere…

vintage antecedenti al 1987 e presentare le sguenti principali caratteristiche:

  1. a) le bici di più recente costruzione con cambio a deragliatore tipo Simplex, Huret, Campagnolo, Zeus, Shimano, Suntour, etc. devono avere le leve del cambio sul tubo obliquo del telaio (in deroga sono ammessi solo comandi bar-end di prima del 1980);
  2. b) i pedali devono essere muniti di fermapiedi e cinghietti o, per le bici più vecchie, semplicemente come gli originali; non è ammesso alcun tipo di sgancio rapido;
  3. c) il passaggio dei fili dei freni deve essere esterno al manubrio (è consentito il passaggio dei fili all’interno del telaio);
  4. d) le più vecchie biciclette con cambio devono avere cambi originali quali Cambio Corsa, Paris Roubaix, Cambio Vittoria Margherita, etc.
  5. e) le ruote devono essere montate con cerchi a profilo basso (meno di 20 mm) e almeno 32 raggi; sono ammessi cerchi in alluminio, acciaio e legno;
  6. f) sono consentiti sia tubulari che copertoncini;
  7. g) è auspicabile, non obbligatorio, che le selle siano dello stesso periodo delle biciclette, quindi modelli del 1987 o antecedenti; in alternativa consigliamo selle nuove, purché siano repliche di modelli vecchi;
  8. h) è consentito l’adeguamento dei rapporti della ruota libera alle difficoltà del percorso;
  9. i) non ci sono restrizioni sul tipo di freni, purché siano in linea con il periodo periodo di costruzione della bicicletta e purché siano funzionanti per ragioni di sicurezza.
Marco G. e Marco O.

E’ consentito l’utilizzo di biclette stile vintage di nuova o più recente produzione ma con caratteristiche costruttive analoghe alle BICI EROICHE, purché assemblate con componenti simili agli originali, come sopra descritto.

In particolare le bici ispirate a bici anni ’70 e ’80 devono rispettare almeno i primi 3 punti sopracitati a), b) e c) relativi a leve del cambio, fermapiedi e cinghietti, fili dei freni.

In verità quindi quello che viene richiesto è la rispondenza a queste ultime tre condizioni.

 Anche il vestiario riveste un’importanza regolamentare per poter essere ammessi?
I partecipanti sono invitati ad indossare abbigliamento d’epoca o d’ispirazione, ovvero maglie e calzoncini di lana, evitando di mettere in vista indumenti con materiali tecnici di recente  manifattura. Poi spesso vedi antiche maglie di lana abbinate a recenti calzoncini in lycra rigorosamente di colore nero.  

Le scarpe possono avere attacchi look (per esempio) o si è obbligati ad utilizzare le gabbie?
I pedali come detto non possono essere a sgancio e devono essere dotati di fermapiede (gabbiette) e cinghietti. Quanto alle scarpe invece insieme alle scarpe vintage d’epoca, sono ormai diverse le aziende che producono calzature in stile retrò. Anche in questo caso molti si arrangiano come possono, mocassini neri, scarpe da ginnastica, etc.

Il casco rigido è l’unico accessorio che sicuramente viene tollerato ed addirittorura consigliato. Tuttavia nelle manifestazioni ciclostoriche è consentita la partecipazione anche senza casco o con i vecchi caschetti in pelle…  

Che tipo di agonismo vige in queste manifestazioni? Immagino che la competizione sia comunque elevata…
Le ciclostoriche sono assolutamente manifestazioni cicloturistiche alle quali si partecipa con lo spirito più rilassato delle manifestazioni del calendario cicloturistico o delle randonnée. Per altro è nello spirito del clcista quando pedala cercare di andare il  più forte possibile e di tenere la ruota avanti a quella dell’avversario di turno, che sia l’abituale compagno di avventura o altro. Ho visto gruppetti di ciclisti correre a quaranta chilometri l’ora e oltre per poi fermarsi e sdraiarsi su un prato al ristoro.

I rifornimenti sono uguali a quelli delle altre Gran Fondo?
I ristori non sono molto diversi da quelli delle granfondo e quindi troverai le classiche crostate la frutta fresca e secca; sicuramente non troverai gel, barrette o sali ma magari un buon bicchiere di vino una salsiccia ed una bruschetta. All’EROICA troverai un bicchiere di vino rosso a Mantalcino e un piatto di Ribollita a Buonconvento.. 

 Che tipo di rapporti montate? Anche quelli sono “eroici”?
E’ consentito l’adeguamento dei rapporti della ruota libera alle difficoltà del percorso. E’ vero però che spesso la modifica oltre un certo livello non è tecnicamente possibile per cui spesso nelle salite più ripide i ciclisti sono costretti a salire a piedi.

 Per i ricambi in caso di rotture, come vi comportate?
Magari portiamo un paio di pinze, uno smagliacatena, un tubolare, una camera d’aria ed un copertone in più e poi ci affidiamo alla fortuna. Ma garantisco che le biciclette sono strumento semplice e quelle in acciao indistruttibili.. Un bravo ciclista come Elio Grammatica o anche Mimmo Nastasi qualcosa trova, le bici non sono cambiate molto ed è possibile sostituire i pezzi rotti. Poi vi sono anche i mercatini alle ciclostoriche stesse e naturalmente internet.

I percorsi da affrontare, prevedono anche tratti sterrati come accadeva una volta, periodi in cui le strade erano solamente di questa tipologia? E’ vero che avete corso anche di notte?
Ciclismo storico può vuo dire polvere e sterrato, basta vedere i vecchi filmati dei tempi di Bartali e Coppi. Ci sono però anche manifestazioni su solo asfalto come la Superba.
La Toscana con le sue strade bianche è sicuramente il paradiso del ciclismo storico.

All’EROICA che si corre nelle prima domenica di ottobre, percorso lungo 210 Km con oltre 4000 metri di dislivello ed oltre un centinaio di chilometri di sterrato, l’orario di partenza “alla francese”, cioè quando uno meglio vuole, è previsto fra le cinque e le sette di mattina. Noi siamo partiti alle sei e venti del mattino e a quell’ora era ancora buio ed arrivati al traguardo alle diciannove passate con le luci nuovamente accese vista la giornata nuvolosa per cui era nuovamente buio.

In conclusione vorrei che lasciassi un pensiero per tutti quelli che incuriositi vorrebbero saperne di più su questo mondo, a chi debbono rivolgersi? Esistono portali dedicati o artigiani locali (e non) a cui rivolgersi per approntare i propri mezzi?
Ho incominciato a pedalare intorno a diciotto anni quando ho finalmente deciso che i miei piedi non erano compatibili con il gioco del calcio, pur senza particolare costanza e senza alcuna ambizione. Quindi ben prima della data cui bisogna far riferimento per una bicicletta storica, ed ho già conosciuto nel passato sia le gabbiette sia i cambi non sincronizzati ed i bei telai in acciaio. La mia prima bici da corsa mi è stata regalata da mio zio paterno quando avevo tredici anni ed era una Legnano fine anni cinquanta che portava due corone anteriori una con 51 denti e l’altra interna con 47.

I nuovi cambi ed i relativi rapporti hanno reso certamente più agevole l’andare in bicicletta ed il superamento delle salite più dure. Ma si fatica lo stesso. Posso solo testimoniare che il cicloturismo sia storico sia delle randonnée è molto più rilassato e meno pericoloso mancando i grandi grupponi che corrono ai cinquanta all’ora. Una bici storica si può trovare anche a cifre relativamente basse (200 – 300 Euro) soprattutto in internet anche se, come tutte le cose che diventano una novità e poi una moda, alcuni modelli tra i più introvabili e ricercati hanno raggiunto prezzi di mercato prossimi a quelli delle specialissime. Un bravo ciclista saprà comunque consigliarvi su come approntare al meglio il vostro mezzo.

Un’ultima considerazione. Andate in bici, divertitevi, se avete forza e voglia correte in salita, attenzione sempre ed allacciate il casco.

Ciao